Negli ultimi tempi purtroppo la natura ci fa assistere sempre più spesso a catastrofi come il recente terremoto che ha colpito le marche e vedere le devastanti immagini dopo un’ alluvione, una valanga e di seguito gli uomini della protezione civile affiancati dai loro fedeli cani che scavano tra le macerie ininterrottamente, in acqua o sotto cumuli di neve con la speranza di estrarre e portare in salvo superstiti purtroppo però a volte con esiti negativi. L’unita’ cinofila di soccorso e’ un binomio formato da un cane e dal suo conduttore. Si utilizza il cane poiché ha un fiuto eccezionale, superiore di molto a quello dell’essere umano. Le razze più utilizzate per la ricerca ed il soccorso sono il Pastore Tedesco , il Terranova, il Pastore belga, il Border Collie, il Golden Retriver e il Labrador. L’addestramento del cane da soccorso inizia quando è ancora cucciolo, la sua socializzazione è fondamentale e dovrà essere fatta con quante più persone possibili poiché dovrà imparare a rimanere completamente indifferente a chi lo accarezza, lo avvicina ed imparare ad interagire soltanto con i volontari che lo premiano quando trova, con carezze e bocconcini premio. Il vero e proprio lavoro però avverrà dopo i 6 mesi, in questo periodo inizierà ad effettuare brevi e facili ricerche. Per l’addestramento vengono sempre usati metodi non coercitivi ma basati sul gioco ed è bene che il suo conduttore impari a riconoscere nel proprio cane segnali di noia o quando non è più interessato al lavoro che svolge sospendendo temporaneamente l’attività. E’ di enorme importanza creare un rapporto di massima fiducia fra il cane e il suo conduttore tale da far compiere all’animale gesti di eroismo puro. I cani da soccorso sono molto attenti, si sforzano di dare il massimo, sono quasi consapevoli ed orgogliosi di se stessi per il lavoro che sono chiamati a svolgere. Sono molto robusti, hanno una grande resistenza fisica che li aiuta a sopportare le avversità che si presentano durante le lunghe ed estenuanti ore di lavoro. Ultimamente abbiamo assistito ad Amatrice, alle gesta di Corso, un labrador di quattro anni, che ha ritrovato un’intera famiglia sotto le macerie purtroppo non in vita. In base alla loro formazione ed esperienza, i cani possono essere cani da fiuto o da ricerca . Possono anche essere classificati a seconda che siano addestrati a discriminare odori ben precisi, e quindi a cercare una specifica sostanza, oppure a seguire qualunque odore venga loro sottoposto per esempio dopo aver ricevuto un campione di odore di una persona.
Nel 1974 fu addestrato il primo cane per la ricerca di cadaveri da parte del dipartimento di polizia di New York. Da allora, ai cani da cadavere può essere chiesto sia di esplorare grandi aree alla ricerca di resti, per esempio intorno ai luoghi di incidenti aerei, oppure in spazi confinati, per cercare indizi sul luogo di un omicidio. I cani da valanga lavorano, attraverso il fiuto, in modo simile, ma devono essere bravi a passare velocemente da scenari selvaggi a luoghi con edifici o macerie, perché per sua natura una valanga copre indistintamente ogni cosa.. I più bravi riescono a sentire uomini sprofondati anche quattro metri sotto la neve.
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