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Il passaggio da cibo industriale ad alimentazione BARF

Cibo industriale e cibi raffinati, ricchi di additivi e conservanti,  non sono sicuramente il miglior modo per alimentare i nostri amici a quattro zampe,  e, quindi, è sempre più frequente la volontà di cambiare l’alimentazione a favore di cibo naturale, crudo o cotto che sia.

Il cambiamento della dieta a volte pone i proprietari di cani di fronte a dubbi e incertezze, ma l’introduzione di una nuova forma di nutrizione il più delle volte funziona senza grossi intoppi.

La maggior parte dei cani tollerano sorprendentemente bene un cambiamento improvviso del cibo, anche da un pasto all’altro, infatti, negli anni, i cani, sempre più addomesticati, si sono abituati a nutrirsi dei resti di cibo degli esseri umani e quindi a digerire un ampio spettro di alimenti.

Questo discorso è valido per i cani con un buon sistema digestivo, ma, ancor più per gli animali sensibili, è consigliabile dare al nostro fedele amico alcune settimane per abituarsi al nuovo cibo, soprattutto quando si passa dal secco all’umido. Può capitare, talvolta, che un repentino ed improvviso cambio di alimentazione provochi la “diarrea da alimentazione”, assolutamente non pericolosa per il nostro amico e risolvibile nel giro di qualche giorno.

I cani che seguono già una dieta naturale molto varia non avranno  di questi problemi poiché il loro intestino e le colonie batteriche che vi abitano sono abituati a digerire cibi molto diversi tra loro, mentre la diarrea da alimentazione si manifesta il più delle volte quando l’animale e’ abituato a mangiare sempre la stessa cosa e il suo intestino non e’ pronto ad accogliere i nuovi nutrienti che arrivano all’improvviso.

La cosa di fondamentale importanza, però, è quella di non mischiare mai crocchette e cucinato o crudo (specialmente nella ciotola) in quanto hanno tempi diversi di digestione.

…Se proprio volete terminare quel sacco di crocchette comprato da poco, dividete i pasti, dando l’alimentazione naturale lontano da quella industriale.

I benefici di un’ alimentazione naturale e fresca si noteranno a breve tempo  e come dice Ippocrate, “il cibo e’ la prima medicina”

Alimentazione in primavera: cosa cambia?

Adattare la dieta dei nostri animali alle stagioni in corso è molto importante: ne parliamo con il Professor Alessandro Gramenzi, Docente di Nutrizione Animale presso L’Università degli Studi di Teramo.

Durante l’inverno, con le temperature rigide, si può dover cambiare l’alimentazione del cane per le sue mutate esigenze nutrizionali.
Gli animali domestici, come gli esseri umani ed altri animali, infatti, hanno una zona di “benessere termico”, che corrisponde a una temperatura ambientale in cui stanno bene senza avere freddo, né caldo.
Quando la temperatura dell’ambiente in cui l’animale vive si discosta da questa, aumenta il fabbisogno di energia per compensare le perdite dovute al consumo energetico necessario a mantenere costante la temperatura corporea.
Di conseguenza, in funzione di molti fattori quali la temperatura esterna, il tipo di pelo dell’animale, i ricoveri di cui dispone, è importante intervenire cambiando l’alimentazione e rendendola più corposa.
Un cane tenuto in appartamento, ad esempio, non necessita di alcun intervento di tipo alimentare mentre, in altri casi, basta un aumento delle quantità di cibo o semplicemente di grassi, in considerazione della temperatura e della copertura pilifera dell’animale.

Stesso discorso va fatto “al contrario” per la bella stagione quando, con l’aumento della temperatura esterna, è opportuno intervenire sull’alimentazione.
E’ consigliabile ridurre la concentrazione energetica della razione (diminuendo il contenuto in grassi) , aumentare la quantità di fibra (apportando maggiori quantità di frutta e/o verdura fresca o disidratata) e controllare il livello proteico.
Riguardo le proteine, sono da preferirsi quelle più digeribili e con minor apporto di grassi, come pollo, tacchino e pesce.
E’ fondamentale, inoltre, controllare sempre la disponibilità d’acqua per l’animale e aggiungere dell’acqua nella preparazione della razione casalinga.
Nel periodo primaverile, infine, l’animale è maggiormente soggetto a variazioni climatiche e di fotoperiodo che possono portare a problematiche dermatologiche e intestinali, quindi bisogna controllare più attentamente la qualità delle feci e l’integrità di cute e mantello.

Come preparare una ciotola BARF a base di Pesce

Oggi vi presentiamo una semplice ricetta per una ciotola BARF a base di pesce. Dieta BARF non significa solo carne e dunque possiamo sbizzarrirci a creare piatti sfiziosi, nutrienti e secondo natura.

Oggi ad esempio utilizzeremo come fonte proteica dei filetti di cernia.

Filetti di cernia

La Cernia è un pesce molto pregiato, dal gusto delicato, con carni compatte e ben digeribili è ricca di acidi grassi Omega-3 protettivi per il cuore e il sistema cardiocircolatorio in genere.
E’ molto impiegato nell’alimentazione infantile poiché è privo di lische.  La Cernia è un pesce magro, poco calorico, con un’ottima porzione di proteine ad alto valore biologico.

Ma vediamo passo-passo come preparare una ciotola bilanciata e nutriente. Ricordiamo che i cani (e a maggior ragione i gatti) non hanno bisogno di carboidrati per il loro metabolismo energetico (anche se in base a razza, età e peso è variabile).

Il loro metabolismo può avere tutto ciò che serve da proteine di giusto valore biologico e grassi. Infatti il metabolismo energetico nei cani è basato su ossidazione dei grassi e conversione delle proteine in glucosio (glucogenesi).

Pertanto una buona fonte proteica è sempre necessaria come costituente principale della nostra ciotola. Abbiamo preso i filetti di cernia, tagliati in parti e abbinati con una verdura cruda a piacimento, in questo caso del cavolo cappuccio viola. Ne basta una piccola parte per assicurare ottime vitamine minerali nel pasto.

100 g di questo vegetale contengono circa 3 g di fibre, che hanno anche la capacità di saziare a lungo e regolano i livelli di zuccheri nel sangue, inoltre sono ricchi di antocianine.

Aggiungiamo una fonte di Grassi o anche più di una.

In questo caso abbiamo aggiunto del burro ghee da mucca grass fed e dell’olio di salmone.

Aggiungiamo una piccola parte di frutti di bosco congelati e per finire qualche alice essiccata per guarnire con un cucchiaio di formaggio fresco.

Da servire velocemente!! 😀

Chi siamo?

L’azienda Barf Italia è lieta ed orgogliosa  di  poter mostrare ai propri clienti, con assoluta trasparenza e serietà,le fasi di lavorazione dei prodotti, dalla reperibilità della materia prima, rigorosamente ad uso umano e italiana al 100%, fino al confezionamento del prodotto finito, passando dall’abbattimento a – 45 gradi , all’imballaggio x la spedizione in contenitori isotermici x garantire il corretto  mantenimento della temperatura durante il trasporto, arrivando  ai severi controlli qualità che vengono effettuati periodicamente in ogni prodotto con la preziosa collaborazione di esperti veterinari nutrizionisti…Tutto questo affinchè venga garantita al cliente l’altissima qualità dei prodotti offerti per i nostri fedeli amici a 4 zampe che meritano solo il meglio.

Come ridurre il tartaro nel cane con l’alimentazione

Una delle conseguenza positive che si hanno, quando si sceglie di alimentare il cane con una dieta naturale è certamente una maggior salute della bocca dei propri animali.

La cavità orale è luogo in cui una popolazione batterica molto ampia, crea una patina sui denti che, con il tempo si solidifica e stratifica andando a formare quello che viene comunemente chiamato il tartaro.

La conseguenza è prima di tutto un alito pesantissimo….. Molte patologie possono essere portate dalla sua presenza eccessiva.

Oggi quindi, vorrei darti dei consigli che potrebbero servirti dopo che il veterinario ti ha fatto fare la detartarizzazione, per mantenere più a lungo pulita (e possibilmente più profumata) la bocca del tuo peloso.

Cosa fa crescere e predispone la formazione del tartaro?

 

E’ indubbio che siano soprattutto i cani di piccola taglia ad essere predisposti alla formazione di tartaro, ma il ruolo più importante è dato dall’alimentazione.

Come abbiamo visto il tartaro non è altro che la conseguenza della formazione della placca sui denti ad opera di batteri.
La placca è uno strato minerale che si indurisce sempre di più e stratificando, crea la condizione favorente allo sviluppo e crescita sempre maggiore di altri batteri.

I batteri, si nutrono principalmente di carboidrati, cioè di zuccheri semplici e complessi.

Quindi un primo consiglio è quello di darne il meno possibile all’interno di una dieta (un po’ come si fa per i bambini no?)

Inoltre questi alimenti predispongono ad acidificare il ph della bocca, creando un ambiente ancora più favorevole ai batteri produttori di placca.

Il pane secco è un carboidrato e nonostante sia secco, appena entra in bocca e viene a contatto con la saliva, si ammorbidisce e si attacca alla bocca.

Quindi sicuramente non è un modo per togliere il tartaro.

Un altro mito da sfatare è che si possa ridurre la formazione di tartaro con un alimento commerciale secco.
La maggior parte dei cani non masticano e quindi le crocchette non potrebbero avere una azione meccanica in tal senso, ma ancor meno lo potrebbero fare considerando la loro composizione.
I mangimi secchi estrusi, soprattutto quelli di scarsa qualità, hanno sempre una alta percentuale di carboidrati che quindi non possono che essere predisponenti alla formazione della placca.

Cosa fare per contrastare la formazione del tartaro?

Oltre a pensare di dare una alimentazione corretta, ci sono molti accorgimenti che si possono adottare.

Il primo consiglio è quello di pulire regolarmente i denti del cane.

Con una pezza attorno al dito puoi massaggiare delicatamente denti e gengive.
Ma questa manovra deve essere fatta se il cane è già abituato e quindi dovresti partire da quando è cucciolo.

Un altro modo per pulire i denti del cane è quello di dargli degli alimenti che:

  • abbiano una azione pulente,
  • costringano il cane a masticare,
  • siano in grado di alzare leggermente il ph della bocca e quindi riducano la carica batterica “cattiva”.

Quali rimedi naturali possiamo dare per ridurre la deposizione del tartaro?

Ci sono delle verdure e frutti che possono certamente avere questa funzione.

L’importante è darle in quantità non eccessive e sempre proporzionate in base alla stazza del cane.

Queste sono ad esempio:

  • finocchi,
  • carote,
  • zucchina,
  • mela.

La verdura o frutta deve essere cruda e a pezzi abbastanza grossi da costringere il cane a masticare, sia con i denti anteriori, che con quelli posteriori.

A seconda della dieta del cane possono essere date anche a giorni alterni come premio.

Per regolarsi nelle dosi, si consideri:

  • una carota/zucchina piccola, mezzo finocchio/mela piccoli, l’equivalente nella dose della zucca, per cani di piccola media taglia,
  • una carota/zucchina, un finocchio/mela interi, un cubetto di zucca di dimensione analoga per cani di grossa taglia.

L’atto di masticare è fondamentale perché è l’azione meccanica che consente ai legamenti dei denti di rimanere ginnasticati, inoltre masticando si riduce la lo strato di placca.

La quota di fibre e acqua degli alimenti inoltre, puliscono proprio la bocca abbassandone il ph.

Il finocchio ha anche un’ottima azione deodorante.

Ovviamente bisogna cominciare con piccoli pezzi per abituare l’animale ad apprezzarli nel gusto e valutarne la tolleranza.

 

Altri modi per far masticare e pulire i denti dei cani.

Se il tuo cane non apprezza la verdura e frutta cruda, puoi provare a farlo masticare con altre cose:

  • snack essicati: carne, zampe di gallina, nervo di bue, orecchie, colli di selvaggina;
  • cartilagini,
  • trachee (la puoi chiedere al macellaio), ma ci sono anche essiccate.

In questo caso le dosi devono essere più piccole perché di norma questi alimenti sono molto calorici e quindi, se dati in eccesso, potrebbero squilibrare la dieta provocando sovrappeso.

Infine un ultima indicazione per la masticazione è rappresentata dal corno di cervo, ottimo perché totalmente naturale, non subisce lavorazioni (come le ossa di pelle di bufalo) e può essere dato senza problemi.

A seconda della dimensione del cane potrai utilizzare corna di dimensione diverse.

Un’ultimo consiglio. Le ossa.

L’utilizzo delle ossa per la masticazione deve essere fatto con grande consapevolezza, sia della ossa da dare (solo quelle definite polpose), che nelle dosi.
Queste infatti potrebbero creare gravi ostruzioni intestinali, se date in eccesso.

Le ossa non dovranno MAI essere somministrate cotte. In questa condizione potrebbero infatti scheggiarsi e creare delle lesioni intestinali anche gravissime, con perforazione intestinale e rischio di morte dell’animale.

 

Fonte:/www.clinicaveterinariasantanna.com/alimentazione-casalinga/tartaro-cane-rimedi-naturali

Cosa consigliamo?

Nervo di manzo extra durevole

Snack del tutto naturale sano ed appetibile, il procedimento di essiccazione ad aria calda a 130° elimina ogni altro sistema di conservazione chimica. I nervi di manzo essiccati hanno una lunghezza di 15 cm.

Snack del tutto naturale sano ed appetibile, il procedimento di essiccazione ad aria calda a 130° elimina ogni altro sistema di conservazione chimica

Questi nervi di manzo essiccati hanno una lunghezza di 15 cm., le dimensioni li rendono adatti anche a cani di piccola taglia, sono un eccellente rimedio per l’igiene dentale, migliora l’alito. La loro forte consistenza ne aumenta la durata alla masticazione per più giorni.

Tendine di Achille essiccato

Snack del tutto naturale sano ed appetibile, il procedimento di essiccazione ad aria calda a 130° elimina ogni altro sistema di conservazione chimica.

 

Trippa verde essiccata

Snack naturale per cani solo trippa verde di manzo essiccata naturalmente a bassa temperatura per non perdere le qualità della trippa verde. Da utilizzare come snack, ricompensa premio, o premio educativo, ideale tra un pasto e l’altro. Mantiene l’equilibrio della flora intestinale, data la sua naturale consistenza con la masticazione aiuta a mantiene i denti puliti.

Modificare l’alimentazione del cane in autunno

Modificare l’alimentazione del nostro cane in autunno per prepararlo all’inverno

Modificare l’alimentazione in autunno è un ottimo modo per aiutare i nostri amici  ad affrontare le temperature fredde del prossimo inverno. Se per far sopportare meglio al nostro cane  il caldo dell’estate abbiamo ridotto i grassi e le proteine, ora dobbiamo fare il contrario in modo che il nostro amico peloso sia in grado di mettere in atto, a livello del proprio organismo, tutte quelle modifiche che gli permetteranno di sopportare meglio i freddi della prossima stagione, senza però trascurare quegli elementi nutritivi indispensabili ad affrontare la muta del pelo tipica di questa stagione di mezzo.

I cambiamenti stagionali: gli effetti dell’autunno sul cane

L’autunno, è caratterizzato dalla diminuzione delle ore di luce, dall’aumento delle precipitazioni piovose e del graduale abbassamento termico. Tutte queste condizioni agiscono sull’organismo del cane e provocano delle modifiche significative, tra le quali la muta autunnale o perdita del sottile pelo estivo che viene sostituito da quello invernale, più fitto e caldo. La diminuzione delle ore di luce, invece porta a un rallentamento del metabolismo, associato anche alla diminuzione dei periodi di attività fisica durante la giornata. Nei cani non più giovani, il clima umido e freddo di questa stagione può provocare la comparsa di dolori articolari e muscolari, che si manifestano con zoppie e ulteriore diminuzione dell’attività fisica.

L’alimentazione in autunno in tutti i suoi aspetti

Per aiutare l’organismo di Fido a sopportare gli stress della muta autunnale è fondamentale aumentare l’apporto di proteine e soprattutto di quegli aminoacidi essenziali, che i cani non sono in grado di sintetizzare autonomamente dai loro precursori.. Se siamo soliti dare al nostro quattrozampe un’alimentazione casalinga cerchiamo di non fargli mancare le proteine di ottima qualità che si addicono alle esigenze di un carnivoro. Se non sono noti problemi di salute possiamo alternare diversi tipi di fonti proteiche (manzo, pollo, pesce, uova o coniglio). Per tenere sotto controllo il peso di Fido, che potrebbe aumentare con la diminuzione delle ore di attività fisica, è meglio ridurre l’apporto di carboidarti piuttosto che diminuire la componente lipidica della pappa. I grassi, infatti forniscono al nostro amico peloso gran parte dell’energia necessaria all’espletamento di tutte le funzioni organiche e il loro fabbisogno aumenta con il freddo. Oltre alla corretta presenza di grassi dobbiamo avere sotto controllo anche la percentuale di acidi grassi polinsaturi delle serie Omega 3 e Omega 6 (presenti nell’olio di pesce) oltre a quelli vegetali essenziali come il linoleico, l’arachidonico, contenuti nell’olio di semi.

 

Gli integratori nell’alimentazione in autunno

Come già accennato, l’arrivo dell’umido e del freddo hanno un effetto poco piacevole sull’organismo dei cani, soprattutto di una certa eta’quindi sarebbe opportuno  aggiungere degli integratori alla solita pappa, come quelli a base di condroitinsolfato e glucosamina, che aiutano a proteggere e rinforzare le cartilagini articolari. Anche le vitamine (biotina, A, E, B e D) e i sali minerali (Rame, Zinco, Zolfo e Selenio) aggiunti all’alimentazione in autunno possono essere utili per i nostri amici pelosi, in quanto mantengono efficiente la cute e il sottocute, contribuendo così alla formazione di un mantello invernale folto, lucido e soprattutto efficiente.

Come suddividere l’alimentazione in autunno

Per affrontare meglio le giornate autunnali all’aperto è consigliabile dividere la razione quotidiana di cibo in tre dosi, delle quali quella mattutina dovrebbe essere più abbondante rispetto alle altre due. La ciotola dell’acqua, sempre fresca e pulita andrebbe tenuta in casa o quanto meno in una zona riparata, in modo che non diventi troppo fredda, cosa che potrebbe causare problemi gastrici al nostro cane.

 

IMMUNO-ONE

Integratore specifico per sostenere il sistema immunitario del cane e gatto con una

combinazione di Propoli,  Echinacea, Yogurt  e Lievito con vit. C vit. E

IL PROPOLI    il Propoli è definito un antibiotico naturale,  stimola il sistema immunitario, svolge un’azione di inibizione nei confronti di circa 10 tipi di infezioni virali, potenzia l’azione di vaccini, è coadiuvante in tutte le infiammazioni della cute e delle mucose, ha proprietà fungicide su infezioni  che causano micosi sulla pelle di uomini ed animali. La propoli si è rivelata utile anche in caso di disturbi metabolici: la sua assunzione regolare corregge valori alti di lipidi nel sangue e problemi circolatori.

L’ECHINACEA  L’Echinacea è una delle piante più utilizzate in fitoterapia, grazie alle sue proprietà immunostimolanti, antivirali e antibatteriche,  infatti essa svolge un’azione determinante nella reattività del sistema immunitario stimolando l’organismo a reagire in determinate condizioni di stress, fondamentale azione in caso di recupero post malattia o situazioni stressanti contingenti.

LO YOGURT   Lo Yogurt ha un ruolo primario nel rafforzare il sistema immunitario, ricostituisce e rigenera la flora intestinale, fornisce i “batteri probiotici” fondamentali  per mantenere in salute il sistema immunitario.

LIEVITO ( pareti cellulari del lievito Shaccaromices Cerevisae) Il lievito ha proprietà immunostimolanti grazie ai Beta-glucani, i beta-glucani sono polisaccaridi presenti nelle pareti cellulari dei lieviti. Il beneficio derivante dal consumo di cibi e di integratori ricchi in beta glucani riguarda la loro capacità di ridurre il rischio di patologie cardiovascolari e di rinforzare il sistema immunitario.Il lievito contiene tutte le vitamine del gruppo B indispensabili per un miglioramento energetico.

Frutta e Verdura: facciamo chiarezza!

Il veterinario risponde

L’autunno è arrivato e con lui tutta la frutta e la verdura di stagione. È il momento di apportare una variazione alla dieta del nostro amico a quattro zampe con tutti gli alimenti tipici del periodo.

La frutta e la verdura autunnale è molto gradita ai nostri animali domestici perché molto gustosa e nutriente.

Ogni alimento è ricco di vitamine e di fibre e aiuterà il vostro cane e rimanere sano e in salute durante tutta la stagione fredda.

Non è necessario essere un cuoco esperto, anche se non amate particolarmente stare in cucina è bene però che sappiate quali sono le verdure e la frutta che fanno bene al vostro amico fido. Vediamo.

  1. Patata dolce

Molte industrie alimentari specializzate in cibi in scatola per cani fanno uso di questo prodotto nelle loro formule. I cani amano molto il sapore dolce e questo è uno dei loro alimenti preferiti!

  1. Cachi

Non è un frutto molto comune e non è molto adoperato nell’industria alimentare canina. Eppure è un alimento eccezionale dal punto di vista nutritivo, in quanto è a basso contenuto di grassi e ad alto contenuto di antiossidanti. I cachi rappresentano anche una ricca fonte di fibre.

  1. Zucca

Sappiamo tutti che la zucca ha proprietà miracolose per l’apparato digestivo e questo vale sia per gli esseri umani che per i cani. La zucca è a basso contenuto di grassi e aiuterà a mantenere pulito il tratto urinario del vostro animale domestico. Al contrario dei cachi, è possibile trovare la zucca in molti prodotti alimentari per cani.

  1. Carota

Le carote contengono alti livelli di vitamina A e beta-carotene, un potente ossidante che aiuta a migliorare la vista. I cani sono ghiotti di carote: potete farle raffreddare in frigo durante il loro periodo di dentizione, noterete che i vostri pelosi proveranno sollievo a rosicchiarle e a gustarle lentamente. Molte aziende producono alimenti per cani contenenti carote.

  1. Mirtilli

Non l’avreste mai detto, ma molti prodotti alimentari canini contengono questo prelibato frutto autunnale. Il mirtillo viene adoperato proprio per i suoi benefici: promuove la pulizia del tratto urinario ed è ricco di antiossidanti.

  1. Zucca di ghianda

Si tratta di un lontano cugino della zucca, molto diffuso nelle Americhe ma poco usato dalle industrie alimentari canine. Questo tipo di zucca è tuttavia un alimento ricco di nutrienti ed è adatto ai nostri amici animali perché contiene vitamine, minerali, fibre e antiossidanti.

  1. Mele

La mela è una fonte straordinaria di fibra naturale ed è ricchissima di vitamina C e K. Il cane adora questo alimento meraviglioso e potrete approfittarne quando le vostre mele in casa stanno per diventare troppo mature. Le divorerà in un istante! Non a caso è un alimento usato tantissimo nell’industria alimentare canina. In determinati prodotti potrete notare la presenza di mele essiccate.

  1. Zenzero

Non è un vegetale né una frutta ma i benefici dello zenzero, una volta cotto, sono innegabili per il vostro cane. Ha numerosi vantaggi: anti-virali soprattutto, ma aiuta anche a diminuire il vomito e la nausea del vostro animale domestico. È ad alto contenuto di antiossidanti e aiuta la peristalsi gastrointestinale e allevia i dolori di stomaco. Inoltre, in quantità moderate aiuta a prevenire il rischio di malattie cardiache e del cancro e può anche trattare le allergie.

  1. Melograno

Come molti degli alimenti su questa lista, il melograno è ricco di antiossidanti ed ha pochissime calorie ( poco più di una mela). Potrete togliere i semi dalla pelle e schiacciare i chicchi nel pasto del vostro cane.

  1. Semi di girasole

L’alimento preferito di molti animali, tra cui i cani. Basta assicurarsi che siano ben sgusciate e soprattutto che non siano salate. I semi di girasole apporteranno tantissimi benefici alla salute del vostro cane: sono degli ottimi antinfiammatori ed essendo ricchi di vitamina E, renderanno liscio e folto il pelo del vostro amico a quattro zampe.

Un alimento per tollerato? La zucca!

La zucca è un alimento molto utile per i nostri amici a quattro zampe, Questo vegetale è un’ottima fonte di fibra e aiuta la regolarità delle funzioni intestinali. Se il vostro cane ha problemi di diarrea o di costipazione, in entrambi i casi la zucca aiuta a risolvere la situazione.

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Dieta BARF per cani: che cos’è e come si pratica

La Dieta Barf è un modo sano e originale per dar da mangiare al vostro cane.

Alla base della Dieta Barf c’è l’idea di alimentare il proprio cane con ingredienti naturali e nel rispetto della sua fisiologia, in maniera semplice e con molti vantaggi.

Perché non è vero che la dieta bilanciata è solo quella industriale. Al contrario. Un movimento che si sta diffondendo rapidamente anche in Italia ci spiega come e perché la salute del nostro migliore amico dipende in gran parte da noi.

La dieta Barf per cani è un modo nuovo e salutare da scegliere per una alimentazione del cane corretta ed equilibrata.Prendersi cura di un animale domestico vuol dire fare scelte fondamentali per la sua salute e il suo benessere. Importante, forse più delle altre, è la scelta che riguarda la dieta alimentare: così come lo è per gli uomini, allo stesso modo avviene per i nostri amici a quattro zampe.

Il giusto apporto di nutrienti, i cibi da evitare, ciò che il nostro organismo fa fatica ad assimilare o digerire sono considerazioni utili anche per il cibo per cani. Quali sono i principi da tenere in considerazione? Quali sono gli alimenti che un cane sceglierebbe per sé? Che cosa mangerebbe l’erede biologico del lupo in natura? Oltre al cibo per cani industriale fortemente pubblicizzato che possiamo trovare in ogni supermercato, esistono offerte alternativealimenti biologici, preparati con ingredienti certificati, Cruelty Free.

Illustriamo qui di seguito la dieta BARF, un modo originale per dare da mangiare al nostro cane.

La scelta dell’industria alimentare

Era il 2007 quando il più grande scandalo che abbia mai coinvolto l’industria alimentare travolse la Menu Food, portando alla luce alcuni fatti fino ad allora sconosciuti. La Menu Food, era un’azienda canadese e produceva crocchette e alimenti in scatola per cani e gatti. Lo faceva per conto di 17 fra i 20 marchi più famosi al mondo. Chi comprava mangimi di alta qualità e chi mirava al risparmio stava comprando, sotto brand diversi, alimenti che contenevano gli stessi ingredienti. Non sarebbe stato semplice da scoprire tuttavia se all’inizio del 2007 la Menu Food non avesse cambiato il fornitore di glutine di grano – meglio conosciuto come seitan – in sostanza, la parte proteica del grano. Il prezzo del glutine negli Stati Uniti era schizzato alle stelle, soprattutto per i costi di produzione, e così alcuni broker americani avevano cominciato a comprarlo in Cina.

Cibi pronti, un mix letale

In seguito a un numero impressionante di decessi di cani e gatti, fu aperta un’indagine su più fronti: Food and Drug Administration, Menu Food e tre diversi istituti universitari cominciarono a ricercarne la causa. Dopo tre mesi, emerse che il glutine acquistato in Cina era stato adulterato con melamina e acido cianurico, un mix letale perché causava la formazione di cristalli nei reni degli animali, compromettendone totalmente la funzionalità.

Questo e altri ritiri di alimenti per cani e gatti dai banchi di vendita in seguito a contaminazioni da salmonellatossine e botulino, hanno creato dapprima una crescente diffidenza nei confronti dei cibi pronti, e una ricerca di soluzioni per salvaguardare la salute degli animali domestici.

Una dieta naturale

Così torniamo alla domanda di partenza: che cosa mangerebbe l’erede biologico del lupo in natura? Di sicuro non glutine di grano, cereali e additivi chimici. Mangerebbe prede di piccole e medie dimensioni: polli, conigli, erbivori più grandi. E ne mangerebbe ossa, carne e interiora crudi. In questo modo avrebbe i denti sempre puliti e assumerebbe tutti i nutrienti biodisponibili di cui ha bisogno. Semplice, no?

Un veterinario australiano alla fine degli anni ’80 propone una soluzione: la dieta BARF (acronimo per Bones and Raw Food), messa a punto da lui stesso e diffusasi prima negli Stati Uniti grazie a Debby Tipper e poi in Europa grazie a Swani Simon.

La dieta BARF sembrerebbe quasi una filosofia, cioè rispettare i principi nutrizionali dei cani, nel modo in cui si alimenterebbero nel loro ambiente naturale. È un po’ come riscoprire l’ovvietà, ma non è per questo si tratta di una scelta meno coraggiosa o geniale.

[Un bell’articolo da https://www.hellogreen.it/]

Perdita di pelo nel cane: quali sono le cause e i rimedi

Perdita del  pelo del cane: subito ci si domanda se si tratta di problemi di alopecia, localizzati, oppure della semplice muta. Non c’è una perdita del pelo nel cane standard, ci sono cani che ne perdono molto, come i pastori tedeschi, regolarmente, tutto l’anno, e altri loro colleghi che non lo perdono neanche a pagarglielo, a peso: i barboncini.

Più che dalla razza, però, la perdita del pelo nel cane dipende molto dal clima. Ancora di più, la salute generale del cane è uno dei maggiori fattori che influenzano questo aspetto. Anche le stagioni, e il clima, sono collegati alla perdita del pelo nel cane e, se si tratta di muta “stagionale” si parla di estate e autunno, ma il pelo perso è subito sostituito da quello nuovo. Quelli che se ne vanno, sono peli vecchi o danneggiati, spesso molti cani sviluppano strati di pelo più spessi in inverno, che vengono poi perduti in primavera. Ciò soprattutto per cani che vivono anche all’esterno.

Perdita del pelo nel cane: cause

Quella detta alopecia è una delle due principali cause e coinvolge solo il mantello. La perdita del pelo nel cane in tal caso si manifesta solo in una zona circoscritta del corpo e può trattarsi dell’avvisaglia di un grave problema ormonale o dermatologico, oppure di origine psicologica ed alimentare.

 

Altre caratteristiche e altri fattori entrano in gioco quando la perdita del pelo nel cane è uniforme ed è un fenomeno assolutamente naturale. Qui si parla di muta, in teoria di primavera e d’autunno, ma per i cani che vivono nel chiuso delle case dei padroni, in ambienti climatizzati d’estate e riscaldati d’inverno, questa fase non è una fase. La muta diventa continua, la perdita del pelo nel cane non segue più al calendario.

I ritmi delle stagioni non ci sono in un appartamento illuminato e riscaldato in modo artificiale, la “muta” viene stravolta e sostituita da una rigenerazione lenta e progressiva: la perdita del pelo nel cane si verifica nell’arco di tutto l’anno e non più a scadenze precise. Non è possibile ristabilire i ritmi naturali, si può però favorire la ricrescita, puntando anche sulla bellezza del manto, grazie ad integratori di vitamine ed amminoacidi specifici.

 

Perdita del pelo nel cane: come curarla

Si può agire su vari fronti per limitare la perdita del pelo nel cane, i principali sono quello alimentare, come spesso accade anche per noi umani, per tanti problemi di salute, e quello dell’igiene.

Agendo lato “pappa”, la perdita del pelo nel cane non si guarisce ma una dieta sana, a base di carne, è la più consigliata perché risulta più digeribile e spesso con sostanze nutrienti più facili da assorbire. L’alimentazione “normale” si può anche ritoccare con dell’olio d’oliva o di semi di lino: migliorano la struttura generale del pelo.

 

Ci sono appositi integratori alimentari di omega-3 in capsule o in polvere che possono essere comprati nei negozi per animali, oppure se ne trovano in alimenti come salmone, tonno o altri pesci, e nella pelle del pesce. Stando ovviamente attenti che sia priva di lische che potrebbero scheggiarsi in gola e causare soffocamento.

Altre integrazioni utili per contrastare la perdita del pelo nel cane sono il lievito di birra in panetto, uno da dosare nel cibo ogni tre giorni, mentre l’aceto di mele e il tea tree oil non sono da infilargli nel piatto bensì da spazzolargli sul pelo, diluiti in acqua, per profumarlo, disinfettarlo e “lucidarlo”.

 

 

Un altro aspetto su cui si può agire in ambito domestico per arginare la perdita del pelo nel cane è quello della toelettatura. A partire dagli attrezzi. Le spazzole con le setole, come quasi quelle umane, sono le migliori per le razze canine a pelo corto e liscio, come molti Terriers, Carlini e Levrieri. Per i Retrievers, i Cocker Spaniel e i San Bernardo e tutti i loro colleghi a pelo medio o riccio, ci sono i cardatori, con minuscoli perni metallici fitti e corti. I pettini sono i più adatti per le razze canine col pelo lungo e il sottopelo spesso, come i Collie, i Pastori Tedeschi e i Chow Chow. In generale, i denti sono più o meno fitti a seconda della quantità di pelo e sottopelo sviluppate da ogni razza e cane.

Spazzola a parte, ma essenziale, ciascuno la sua, per la perdita del pelo nel cane è necessario imporsi di fare dei bagni regolari all’animale. Ciò incoraggia la caduta dei peli: la pelle del cane tenuta idratata, non si deve esagerare però, e in inverno, meglio asciugarlo con un phon, tenendo la temperatura fresca, e prima tamponarlo con un panno.

Fatto tutto ciò, oltre agli eventuali farmaci che il veterinario ci ha prescritto, se il pelo del cane continua a cadere, può essere affetto da una patologia non diagnosticata, come allergie cutanee, infezioni o parassiti. E’ bene osservare anche se si lecca spesso o costantemente le zampe o il muso: la perdita di pelo nel cane può essere un segno di un problema di salute più grande.

 

 

Perdita del pelo nel cane: alcune patologie correlate

 

Tra le malattie che provocano, tra i vari o unici sintomi, la perdita del pelo nel cane, c’è la dermatite per allergia alle punture delle pulci. Ne basta una di puntura e il cane che ne soffre comincia ad esser preda di crisi di leccatura e di grattatura frenetiche, talvolta fino al sangue. La perdita di pelo è spesso localizzata nelle cosce o nel fondoschiena.

C’è anche la tigna, legata allo sviluppo di un fungo microscopico nella guaina del pelo: provoca delle zone depilate di forma rotonda a livello della testa, della schiena, delle cosce, ma raramente dei pruriti. La tigna è una malattia molto contagiosa per gli altri animali ed in alcuni casi anche per l’uomo.

La rogna rossa (demodicosi), invece, è una malattia da acaro, colpisce generalmente gli animali deboli, inizia con delle depilazioni localizzate ma non provoca prurito. Numerosi parassiti cutanei sono all’origine della perdita del pelo nel cane di tipo secondario, in seguito a forti pruriti. Sempre legate alla presenza di acari anche la scabbia, che colpisce a livello delle orecchie, dei fianchi, dei gomiti e delle cosce, e la cheyletiellosi, che provoca delle pellicole e delle perdite di pelo.

Fonte: https://www.ideegreen.it

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L’INSUFFICIENZA RENALE NEL CANE

 Prefazione

Quando avvertiamo un piccolo dolore siamo subito pronti a rivolgerci al medico che, valutando ciò che gli diremo e visitandoci, sarà in grado di diagnosticare il nostro disturbo. In campo medico la facoltà della parola è davvero importante. Purtroppo i nostri amici a quattro zampe non hanno questa capacità comunicativa e quindi proviamo un certo senso di impotenza quando intuiamo che non stanno bene, ma non siamo in grado di capire il loro disturbo. Questo articolo è stato preparato per aiutarci a capire quando il nostro cane soffre di un disturbo serio che può compromettere la sua salute in modo irrimediabile.

Insufficienza renale cane : CAUSE

L’insufficienza renale nel cane è una patologia che si sviluppa sopratutto a causa della presenza di mangimi lavorati dalle industrie insieme ad attivi chimici.

Questi additivi, che non vengono digeriti dal cane nella maniera dovuta, sommergono il suo organismo di sostanze tossiche. Tutte queste sostanze vanno poi ad accumularsi nei reni dell’animale, ostacolandone l’ottimale funzionamento.

Le cause possono essere anche altre, come ad esempio l’impiego di insetticidi nocivi o l’abuso di farmaci.

COSA ACCADE AI RENI ?

In pratica i reni non lavorano più, non essendo più in grado di filtrare le sostanze di scarto. Di conseguenza si viene a creare un’alterazione in quella che è la composizione dei liquidi organici, in particolar modo del sangue.

L’alimentazione per cani affetti da insufficienza renale cronica deve essere ricca di acidi grassi omega tre e di amminoacidi.

Da un punto di vista medico avviene un impoverimento del sangue, che vedrà una forte diminuzione di elettroliti (si tratta di sodio e potassio), con conseguente aumento di sostanze dette azotate e di scarto. Queste sostanze in condizioni normali sarebbero eliminate attraverso le urine (come urea e creatinina).

Non essendo i reni più in grado di filtrare e concentrare le urine, queste risulteranno molto più abbondanti e frequenti.

Per compensare la perdita di liquidi il cane tenderà a bere più del solito.

Questo comportamento potrebbe aiutarci ad avvertire l’insufficienza renale nel nostro cane.

 

IL RUOLO DEI RENI

I reni, negli animali come anche negli esseri umani, hanno un ruolo di vitale importanza.

Nel caso iniziassero a non funzionare dovutamente verrebbero meno alla loro funzione di drenaggio.

Con tale disfunzione i reni eliminerebbero solo l’acqua trattenendo nell’organismo le sostanze tossiche che inevitabilmente finirebbero nel circolo sanguigno.

L’insufficienza renale nel cane può assumere due forme, una detta “acuta” (IRA) e una detta “cronica” (IRC).

In pratica nella forma acuta i reni smettono in modo abbastanza repentino di funzionare, causando quello che viene comunemente chiamato blocco renale.

E’ più facile da diagnosticare perché il cane ridurrà drasticamente la produzione di urina.

La forma cronica invece è più difficile da diagnosticare perché si manifesta in maniera progressiva. Quest’ultima forma di insufficienza porta il cane all’uremia, la condizione di presenza nel sangue di urea e altri prodotti di scarto.

Le conseguenze sull’organismo sono gravissime, potendo arrivare a creare problemi di anoressia, nausea, prurito, e blocco totale delle vie urinarie nella fase terminale.

 

Insufficienza renale cane : SINTOMI

Non è facile capire in anticipo se il nostro cane soffre di questo disturbo.

L’elenco che segue darà un’idea di alcuni indicazioni o segnali che potremmo notare.

  •  dimagrimento
  • aumento nella frequenza urinaria
  • eccessiva sete
  • forte stanchezza e apatia
  • mancanza di appetito
  • alito cattivo con odore di urina

ECCO COME DIAGNOSTICARE IL DISTURBO

Per avere la certezza che Fido soffra di un disturbo renale sono indispensabili diagnosi di laboratorio.

Si procederà con un esame del sangue e con l’esame delle urine. In alcuni casi potranno essere necessarie anche radiografia e ecografia.

LA TERAPIA

In primo luogo si dovranno attuare delle strategie alimentari diverse da quelle a cui è abituato l’animale.

Niente sodio, pochi fosfati e poche proteine. Queste ultime non saranno eliminate del tutto perché un cane resta comunque un carnivoro.

La carne servita come pasto dovrebbe essere fresca e di buona qualità, meglio se cruda, al fine di risultare maggiormente digeribile.

Va limitato il pesce, perché ha un alto contenuto di fosforo.

Volendo si potrebbero aggiungere alla carne dei cereali come farro o riso (purché in quantità ridotte), oppure verdure come zucchine e carote.

Per quanto riguarda gli integratori, che in alcuni casi possono rivelarsi utili fate riferimento al vostro veterinario di fiducia.

In commercio potrete trovare alimenti terapeutici per cani con problemi di insufficienza renale.

Tali prodotti non sono sempre adatti, quindi l’invito è sempre quello di stabilire una dieta con l’aiuto del proprio veterinario.

Un’alimentazione sana può aiutare il nostro amico fedele a stare meglio, rallentando lo svilupparsi della malattia.

Se il vostro cane è affetto da un disturbo renale non perdete le speranze, ci sono cani che grazie alle amorevoli cure dei loro padroni riescono a vivere una vita serena a dispetto della malattia.

In conclusione, è vero che i cani non parlano, ma se siamo attenti ai loro comportamenti possiamo capire il problema che hanno e dare tutto l’aiuto necessario .

Alimento naturale Barf, aiuta a supportare la funzionalità renale in caso di insufficienza  cronica o temporanea. E’ un alimento dietetico completo con bassa concentrazione di fosforo e un ridotto apporto di proteine ma di elevata qualità e tollerabilità.

Il Barf Renal è un prodotto naturale NON contiene additivi o conservanti chimici che non vengono digeriti dal cane nella maniera dovuta, queste sostanze vanno ad accumularsi nei reni dell’animale ostacolandone l’ottimale funzionamento. Prodotto adatto anche per gatti adulti.

INGREDIENTI

Carne di vitello (polpa magra), Albume in polvere, Farina di riso,  FOS (fruttoligosaccaridi da polpa di cicoria), Olio di salmone, Acqua

USO  E DOSI

Alimentare il cane con una quantità di cibo pari al 3 % del suo peso corporeo, si consiglia di somministrarlo in 2 volte al giorno .