Home

ByBARF Italia Pubblicato Ottobre 11, 2018

Frutta e Verdura: facciamo chiarezza!

dieta barf
Il veterinario risponde

L’autunno è arrivato e con lui tutta la frutta e la verdura di stagione. È il momento di apportare una variazione alla dieta del nostro amico a quattro zampe con tutti gli alimenti tipici del periodo.

La frutta e la verdura autunnale è molto gradita ai nostri animali domestici perché molto gustosa e nutriente.

Ogni alimento è ricco di vitamine e di fibre e aiuterà il vostro cane e rimanere sano e in salute durante tutta la stagione fredda.

Non è necessario essere un cuoco esperto, anche se non amate particolarmente stare in cucina è bene però che sappiate quali sono le verdure e la frutta che fanno bene al vostro amico fido. Vediamo.

  1. Patata dolce

Molte industrie alimentari specializzate in cibi in scatola per cani fanno uso di questo prodotto nelle loro formule. I cani amano molto il sapore dolce e questo è uno dei loro alimenti preferiti!

  1. Cachi

Non è un frutto molto comune e non è molto adoperato nell’industria alimentare canina. Eppure è un alimento eccezionale dal punto di vista nutritivo, in quanto è a basso contenuto di grassi e ad alto contenuto di antiossidanti. I cachi rappresentano anche una ricca fonte di fibre.

  1. Zucca

Sappiamo tutti che la zucca ha proprietà miracolose per l’apparato digestivo e questo vale sia per gli esseri umani che per i cani. La zucca è a basso contenuto di grassi e aiuterà a mantenere pulito il tratto urinario del vostro animale domestico. Al contrario dei cachi, è possibile trovare la zucca in molti prodotti alimentari per cani.

  1. Carota

Le carote contengono alti livelli di vitamina A e beta-carotene, un potente ossidante che aiuta a migliorare la vista. I cani sono ghiotti di carote: potete farle raffreddare in frigo durante il loro periodo di dentizione, noterete che i vostri pelosi proveranno sollievo a rosicchiarle e a gustarle lentamente. Molte aziende producono alimenti per cani contenenti carote.

  1. Mirtilli

Non l’avreste mai detto, ma molti prodotti alimentari canini contengono questo prelibato frutto autunnale. Il mirtillo viene adoperato proprio per i suoi benefici: promuove la pulizia del tratto urinario ed è ricco di antiossidanti.

  1. Zucca di ghianda

Si tratta di un lontano cugino della zucca, molto diffuso nelle Americhe ma poco usato dalle industrie alimentari canine. Questo tipo di zucca è tuttavia un alimento ricco di nutrienti ed è adatto ai nostri amici animali perché contiene vitamine, minerali, fibre e antiossidanti.

  1. Mele

La mela è una fonte straordinaria di fibra naturale ed è ricchissima di vitamina C e K. Il cane adora questo alimento meraviglioso e potrete approfittarne quando le vostre mele in casa stanno per diventare troppo mature. Le divorerà in un istante! Non a caso è un alimento usato tantissimo nell’industria alimentare canina. In determinati prodotti potrete notare la presenza di mele essiccate.

  1. Zenzero

Non è un vegetale né una frutta ma i benefici dello zenzero, una volta cotto, sono innegabili per il vostro cane. Ha numerosi vantaggi: anti-virali soprattutto, ma aiuta anche a diminuire il vomito e la nausea del vostro animale domestico. È ad alto contenuto di antiossidanti e aiuta la peristalsi gastrointestinale e allevia i dolori di stomaco. Inoltre, in quantità moderate aiuta a prevenire il rischio di malattie cardiache e del cancro e può anche trattare le allergie.

  1. Melograno

Come molti degli alimenti su questa lista, il melograno è ricco di antiossidanti ed ha pochissime calorie ( poco più di una mela). Potrete togliere i semi dalla pelle e schiacciare i chicchi nel pasto del vostro cane.

  1. Semi di girasole

L’alimento preferito di molti animali, tra cui i cani. Basta assicurarsi che siano ben sgusciate e soprattutto che non siano salate. I semi di girasole apporteranno tantissimi benefici alla salute del vostro cane: sono degli ottimi antinfiammatori ed essendo ricchi di vitamina E, renderanno liscio e folto il pelo del vostro amico a quattro zampe.

Un alimento per tollerato? La zucca!

La zucca è un alimento molto utile per i nostri amici a quattro zampe, Questo vegetale è un’ottima fonte di fibra e aiuta la regolarità delle funzioni intestinali. Se il vostro cane ha problemi di diarrea o di costipazione, in entrambi i casi la zucca aiuta a risolvere la situazione.

Acquistalo cliccando sull’immagine.

ByBARF Italia Pubblicato Ottobre 6, 2018

Dieta BARF per cani: che cos’è e come si pratica

dieta barf

La Dieta Barf è un modo sano e originale per dar da mangiare al vostro cane.

Alla base della Dieta Barf c’è l’idea di alimentare il proprio cane con ingredienti naturali e nel rispetto della sua fisiologia, in maniera semplice e con molti vantaggi.

Perché non è vero che la dieta bilanciata è solo quella industriale. Al contrario. Un movimento che si sta diffondendo rapidamente anche in Italia ci spiega come e perché la salute del nostro migliore amico dipende in gran parte da noi.

La dieta Barf per cani è un modo nuovo e salutare da scegliere per una alimentazione del cane corretta ed equilibrata.Prendersi cura di un animale domestico vuol dire fare scelte fondamentali per la sua salute e il suo benessere. Importante, forse più delle altre, è la scelta che riguarda la dieta alimentare: così come lo è per gli uomini, allo stesso modo avviene per i nostri amici a quattro zampe.

Il giusto apporto di nutrienti, i cibi da evitare, ciò che il nostro organismo fa fatica ad assimilare o digerire sono considerazioni utili anche per il cibo per cani. Quali sono i principi da tenere in considerazione? Quali sono gli alimenti che un cane sceglierebbe per sé? Che cosa mangerebbe l’erede biologico del lupo in natura? Oltre al cibo per cani industriale fortemente pubblicizzato che possiamo trovare in ogni supermercato, esistono offerte alternativealimenti biologici, preparati con ingredienti certificati, Cruelty Free.

Illustriamo qui di seguito la dieta BARF, un modo originale per dare da mangiare al nostro cane.

La scelta dell’industria alimentare

Era il 2007 quando il più grande scandalo che abbia mai coinvolto l’industria alimentare travolse la Menu Food, portando alla luce alcuni fatti fino ad allora sconosciuti. La Menu Food, era un’azienda canadese e produceva crocchette e alimenti in scatola per cani e gatti. Lo faceva per conto di 17 fra i 20 marchi più famosi al mondo. Chi comprava mangimi di alta qualità e chi mirava al risparmio stava comprando, sotto brand diversi, alimenti che contenevano gli stessi ingredienti. Non sarebbe stato semplice da scoprire tuttavia se all’inizio del 2007 la Menu Food non avesse cambiato il fornitore di glutine di grano – meglio conosciuto come seitan – in sostanza, la parte proteica del grano. Il prezzo del glutine negli Stati Uniti era schizzato alle stelle, soprattutto per i costi di produzione, e così alcuni broker americani avevano cominciato a comprarlo in Cina.

Cibi pronti, un mix letale

In seguito a un numero impressionante di decessi di cani e gatti, fu aperta un’indagine su più fronti: Food and Drug Administration, Menu Food e tre diversi istituti universitari cominciarono a ricercarne la causa. Dopo tre mesi, emerse che il glutine acquistato in Cina era stato adulterato con melamina e acido cianurico, un mix letale perché causava la formazione di cristalli nei reni degli animali, compromettendone totalmente la funzionalità.

Questo e altri ritiri di alimenti per cani e gatti dai banchi di vendita in seguito a contaminazioni da salmonellatossine e botulino, hanno creato dapprima una crescente diffidenza nei confronti dei cibi pronti, e una ricerca di soluzioni per salvaguardare la salute degli animali domestici.

Una dieta naturale

Così torniamo alla domanda di partenza: che cosa mangerebbe l’erede biologico del lupo in natura? Di sicuro non glutine di grano, cereali e additivi chimici. Mangerebbe prede di piccole e medie dimensioni: polli, conigli, erbivori più grandi. E ne mangerebbe ossa, carne e interiora crudi. In questo modo avrebbe i denti sempre puliti e assumerebbe tutti i nutrienti biodisponibili di cui ha bisogno. Semplice, no?

Un veterinario australiano alla fine degli anni ’80 propone una soluzione: la dieta BARF (acronimo per Bones and Raw Food), messa a punto da lui stesso e diffusasi prima negli Stati Uniti grazie a Debby Tipper e poi in Europa grazie a Swani Simon.

La dieta BARF sembrerebbe quasi una filosofia, cioè rispettare i principi nutrizionali dei cani, nel modo in cui si alimenterebbero nel loro ambiente naturale. È un po’ come riscoprire l’ovvietà, ma non è per questo si tratta di una scelta meno coraggiosa o geniale.

[Un bell’articolo da https://www.hellogreen.it/]

ByBARF Italia Pubblicato Ottobre 5, 2018

Come eliminare il cattivo odore di Fido in modo rapido ed efficace

dieta barf

Il pelo del tuo cane emana cattivo odore e tutta la tua casa ne risulta impregnata? Ecco cosa devi fare per eliminare e prevenire gli odori sgradevoli.

Alimentazione sbagliatamalattie e una scarsa igiene sono solo alcune delle cause che rendono il manto del cane maleodorante. L’odore sgradevole del pelo di Fido, a volte, è davvero difficile da eliminare e finisce per impregnare gli ambienti di casa, dai divani ai tappeti.

Il problema del cattivo odore emanato dal cane permane soprattutto se non si stabilisce chiaramente qual è la causa che lo determina: si finisce così con il ricorrere all’uso di soluzioni palliative, comprando magari prodotti anche parecchio costosi, senza però ottenere alcun risultato soddisfacente.

 

Ma perché si forma il cattivo odore sul mantello del cane? Può capitare che in giornate particolarmente umide, il sebo cutaneo si ossidi determinando la proliferazione di batteri che rendono maleodorante il pelo. Oppure, siccome tramite il pelo vengono espulse anche le tossine del fegato, può succedere che, a causa di un’alimentazione sbilanciata, il cane emani un odore forte e abbia il pelo visibilmente opaco.

Il cattivo odore dipende anche dalla razza: i cani a pelo duro, come i bassotti e i terrier, oppure i cani che hanno un pelo a crescita continua, come il maltese o il barboncino, producono meno odore

Invece i cani con un mantello ricco di sottopelo o con un manto oleoso producono un fortissimo odore: è il caso dei cani da pastore, da pista e da sangue come il beagle, il dalmata, i cani da cerca in acqua e i segugi. Anche l’alimentazione ha un’importanza fondamentale. Per eliminare il cattivo odore del cane, infatti, è bene seguire una dieta corretta e, in base al tipo di razza, stabilire ogni quanto necessita di essere lavato. I lavaggi non devono essere troppo frequenti perché si potrebbe alterare l’equilibrio idrolipidico della cute: in genere si consiglia di fare non più di un bagno al mese, ma ci sono razze che addirittura non possono proprio fare il bagnetto, quindi è sempre bene chiedere consiglio al veterinario.

Per eliminare il cattivo odore del cane in casa si può ricorrere a rimedi tradizionali, preparando detergenti ecologici a base di aceto di mele e bicarbonato di sodio: in particolare l’aceto di mele è indicato per eliminare l’odore di urina dalle superfici.

In ogni caso, per eliminare il cattivo odore del cane in casa, è sempre opportuno fare prevenzione, abituandosi a disinfettare periodicamente gli oggetti che sono a contatto con il cane e seguendo alcune buone abitudini. Un esempio? Strofinare il cane al rientro dalla passeggiata con un asciugamano su cui precedentemente sono state spruzzate un paio di gocce di aceto di mele

PRODOTTO NATURALE PER AMBIENTI DOMESTICI

INCREDIBILE !!!  elimina all’istante i cattivi odori organici come Urina, Feci, Vomito, del Gatto, Cane e di altri animali domestici da Cucce, Lettiere, Pavimenti, Tappeti, Tappezzeria auto, Vestiti, Pareti.  Prodotto biologico contiene una potente miscela di enzimi naturali selezionati per la loro capacità di distruggere all’istante la puzza di  sostanze organiche di varia natura agendo sulle loro molecole.

VANTAGGI NELL’UTILIZZO 

Prodotto multiuso che non copre i cattivi odori ma li elimina grazie al lavoro di particolari enzimi naturali i quali hanno la capacità di distruggere rapidamente le molecole organiche che originano la puzza.  Può essere usato per detergere in profondità lasciando un gradevole profumo su  qualsiasi superficie o ambiente come  Lettiere, Gabbie, Cucce, Ciotole, Pavimenti, Servizi igienici, Tappeti, Tessuti, Abiti, Tappezzerie auto. Il prodotto agisce su tutti i piani, lisci o ruvidi come Piastrelle, Parquet, Marmo, Legno, Acciaio ecc..

OdorOut è un prodotto ecologico al 100%, formulato utilizzando una miscela di microrganismi naturali non dannosi per l’uomo, gli animali e le piante, non e’ tossico, non provoca irritazioni,                               è biodegradabile, non contiene gas propellenti

 

ISTRUZIONI PER L’USO

Eliminare la fonte del cattivo odore con un panno asciutto, spruzzare il prodotto su tutta la superficie da trattare, e lasciare che il prodotto agisca in profondità dando il tempo ai microrganismi di neutralizzare le molecole della puzza. Se necessario ripetere l’operazione, eventualmente risciacquare.

 

 

 

CONFEZIONE :  Flacone da 500 ml. con erogatore  (500 erogazioni circa)

PREZZO :  € 11,33 + iva

ByBARF Italia Pubblicato Ottobre 5, 2018

Avvelenamento del cane: come riconoscere i sintomi e cosa fare

dieta barf

Con l’arrivo della primavera si moltiplicano le segnalazioni di avvelenamenti di cani. Sono diversi i tipi di bocconi utilizzati per far male ai nostri migliori amici a 4 zampe e riconoscere i sintomi e sapere cosa fare è fondamentale per salvarli.

Quelli delle passeggiate con il nostro cane sono i momenti più rilassanti della giornata e, per colpa di persone che non amano i nostri migliori amici a quattro zampe, potrebbero venire tragicamente rovinati. Purtroppo, infatti, soprattutto con l’arrivo della primavera, si moltiplicano le denunce di avvelenamenti o ritrovamenti di bocconi tossici negli angoli più nascosti dei parchi cittadini o dei boschi. È fondamentale riconoscere i sintomi e sapere cosa fare.

 

Bocconi avvelenati

Due sono le sostanze tossiche principalmente utilizzate: il lumachicida (metaldeide) e il topicida (rodenticidi anticoagulanti).

 

Lumachicida: si tratta di un comune veleno, di colore azzurro-blu, per lumache e lucertole che ha effetto immediato (1 – 3 ore). Agisce sul sistema nervoso centrale e porta all’esaurimento dell’adrenalina e della noradrenalina.

Topicida: si tratta di un comune veleno per roditori venduto sotto forma di granuli blu, rossi o fucsia e ha effetto ritardato, da 1 a 7 giorni, o anche di più a seconda della quantità. Provoca il blocco della coagulazione del sangue.

Entrambe queste sostanze vengono mischiate di solito con carne trita per rendere appetibile il boccone. Ma non è tutto.

 

Carne e chiodi: c’è anche chi non opta per il veleno, ma per un mix ancora più subdolo di carne e chiodi che, nell’immediato potrebbe non dare sintomi, mentre lentamente lacerano internamente il nostro cane.

Sintomi

Per quanto riguarda il lumachicida, i sintomi sono:

  • agitazione
  • ansia
  • midriasi (pupille dilatate)
  • spasmi muscolari
  • tremori
  • tachicardia
  • vomito
  • schiuma alla bocca

Per quanto riguarda il topicida, i sintomi sono:

  • spossatezza
  • inappetenza
  • sete
  • perdita di sangue dalle gengive
  • sangue nelle urine
  • sangue nelle feci

Per quanto riguarda i bocconi con i chiodi, i sintomi sono:

  • spossatezza
  • inappetenza
  • tentativi di vomito
  • mal di pancia al tatto

Cosa fare

Chiamare il veterinario e avvisare del vostro arrivo spiegando il motivo

indurre il vomito, con acqua e sale, per ridurre al minimo i danni dei veleni. Questo non vale per i bocconi con chiodi, poiché rischiereste di fare più danni.

raccogliere eventuali residui di bocconi, così da evitare che altri cani possano mangiarli, ma anche per consegnarli al veterinario sia per comprendere quale veleno sia stato utilizzato, sia per poter proseguire con la denuncia del ritrovamento dei bocconi avvelenati. Questo permetterà al sindaco del Comune, una volta verificato il contenuto, di ufficializzare il ritrovamento.

portare il cane dal veterinario.

Terapia

Qui il medico provvederà con le cure necessarie.

Lumachicida: non esiste un vero antidoto, ma di solito si procede con lavande gastriche, cure con carbone attivo, fleboclisi e somministrazione di farmaci per controllare le convulsioni. Le prime 24 ore sono fondamentali per sperare nella sopravvivenza del nostro cane, che potrebbe però riportare danni ai reni.

Topicida: in questo caso per fortuna esiste un antidoto, si tratta di vitamina K1 che viene somministrata per 3-4 settimane. Si può indurre il vomito nei casi in cui il proprietario si sia immediatamente accorto dell’ingestione dei bocconi.

Bocconi con chiodi: il veterinario dovrà probabilmente optare per la chirurgia per rimuovere i chiodi.

Consigli

In generale, tenete sempre sotto controllo il vostro cane al rientro dalla passeggiata, non lasciatelo immediatamente solo se sapete di averlo perso di vista al parco. Per poterli salvare, è fondamentale che voi li conosciate a fondo e vi rendiate conto di eventuali cambiamenti del loro comportamento. Un cane che inaspettatamente diventa pigro o perde l’appetito o prova dolore al tatto, deve essere controllato. Molte altre sono le sostanze che potrebbero essere tossiche per il nostro cane: alimenti, prodotti per la pulizia in casa o l’antigelo.

http://scienze.fanpage.it/

ByBARF Italia Pubblicato Settembre 20, 2018

Gli animali domestici migliorano la salute dei bambini?

dieta barf

Molti studi suggeriscono ci sia un legame tra la salute fisica e mentale dei bambini e la presenza di un animale in famiglia. Un’analisi smentisce questa idea

 

Gli “effetti benefici” di un pet sono così evidenti? Non secondo un’analisi californiana. Fotografia Pixabay

SCOPERTE – È appena uscito quello che potrebbe in breve tempo diventare lo studio scientifico più impopolare degli ultimi anni. Secondo lo psicologo Jeremy Rand e i suoi colleghi, non c’è alcun legame tra la salute fisica e mentale dei bambini e la presenza di un animale domestico durante la loro crescita. La scoperta va contro la stragrande maggioranza della letteratura scientifica in quest’ambito, che agli animali domestici attribuisce meriti che vanno dal responsabilizzare i più piccoli e gli adolescenti fino al ridurre il rischio che si ammalino di asma, diventino obesi o sviluppino allergie. Solo pochi mesi fa, i ricercatori della Florida hanno mostrato che la presenza di un cane aiuta i bambini a gestire lo stress.

Eppure la nuova indagine pubblicata su Anthrozoos, che gli autori descrivono come la più ampia mai condotta (più di 2000 bambini con animali domestici, circa 3000 senza) ha trovato qualcosa di completamente diverso.

Impostare un esperimento nel modo migliore, in questo caso, è virtualmente impossibile, perché richiederebbe una situazione di questo tipo: monitorare dallo stesso momento e per un uguale periodo di tempo due gruppi di bambini coetanei, l’uno con animale domestico e l’altro no, per poi valutarne le condizioni di salute dopo 5, 10 o 15 anni.

Nella ricerca in questione, gli scienziati (tutti associati alla no-profit RAND, organizzazione di ricerca) si sono serviti delle analisi statistiche per valutare i due gruppi di bambini controllando anche per quei fattori che potrebbero contribuire alla salute e al benessere dei piccoli, ricadendo poi negli effetti attribuiti alla presenza di un cane o di un gatto. Fattori come nascere e crescere in una famiglia benestante, vivere in un contesto agiato e via dicendo.

“Tutti nel gruppo sono rimasti stupiti”, racconta in un comunicato Layla Parast, co-autrice del lavoro ed esperta di statistica, “ognuno di noi è cresciuto con cani e gatti. Avevamo semplicemente assunto, basandoci sulle nostre esperienze personali, che ci fosse una connessione”.

Un po’ come probabilmente fa chiunque di noi condivida la sua vita quotidiana con un amico peloso. Cani e gatti ci sono nei momenti difficili, “curano” la solitudine, riempiono le giornate e, specialmente con i primi, abbiamo instaurato un rapporto così antico e così unico nel suo genere che ci pare impensabile vederne smontati i benefici.

Eppure “non siamo riusciti a trovare evidenze che i bambini cresciuti in famiglie con cani o gatti stessero meglio in termini di salute fisica o benessere mentale”, prosegue Parast.

Dal questionario sottoposto ai partecipanti è emerso che in effetti i bambini in famiglie con animali avevano una miglior salute generale, pesavano un po’ di più e spesso facevano attività sportiva, diversamente dalle famiglie senza cani o gatti. Obbedivano di più ai genitori, che a loro volta sembravano meno preoccupati in merito al comportamento, alle abilità di apprendimento e all’emotività dei figli.

Nei bambini con animali domestici, tuttavia, era anche più elevato il numero di casi di ADD, sindrome da deficit di attenzione, o ADHD, il disturbo da deficit di attenzione/iperattività – che si stima riguardi oltre il 10% dei bambini americani, ma viene diagnosticato con maggiore efficacia laddove ci sia una buona rete tra scuola, famiglia e personale sanitario che entra in contatto diretto con i bambini.

Quando i ricercatori hanno inserito altre variabili nell’analisi (oltre a quelle menzionate prima anche guadagni familiari, lingue parlate, tipo di abitazione: casa o appartamento) l’associazione tra la presenza di animali in casa e la miglior salute dei bambini è scomparsa.

In attesa di ulteriori studi, chi di noi è rimasto deluso può consolarsi nel frattempo con lo scetticismo espresso da alcuni esperti. Tra questi c’è Frans de Waal, che sulla sua pagina Facebook scrive: “Mi riesce difficile crederci. Il campione è ampio, ma non ho letto lo studio e mi domando quali siano state le misurazioni psicologiche condotte, oltre all’età alla quale i bambini avevano un animale domestico e per quanto tempo lo hanno avuto. Molti studi arrivano a risultati contraddittori”.

In un’intervista a Medical Research, Parast conferma che “tra le limitazioni dello studio c’è il fatto che non abbiamo informazioni riguardo al tempo che l’animale ha trascorso in famiglia e sugli esiti a lungo termine della salute dei bambini […]”, aggiungendo che l’intero gruppo di ricerca è estremamente pet-friendly, e incoraggia altri scienziati a condurre ricerche che valutino gli effetti a lungo termine.

“Ovviamente le nostre scoperte non vogliono dire che gli animali domestici non portano benefici, ma che il possesso di un animale domestico non ha gli importanti effetti positivi suggeriti da altri studi. Di certo esistono molti altri benefici: gli animali portano gioia e fanno compagnia. Ci sono molte altre ragioni meravigliose per accogliere un animale domestico nella propria vita, oltre a provare a migliorare la salute dei vostri figli.

Fonte: https://oggiscienza.it/2017/08/15/cani-gatti-salute-bambini

ByBARF Italia Pubblicato Settembre 20, 2018

Perdita di pelo nel cane: quali sono le cause e i rimedi

dieta barf

Perdita del  pelo del cane: subito ci si domanda se si tratta di problemi di alopecia, localizzati, oppure della semplice muta. Non c’è una perdita del pelo nel cane standard, ci sono cani che ne perdono molto, come i pastori tedeschi, regolarmente, tutto l’anno, e altri loro colleghi che non lo perdono neanche a pagarglielo, a peso: i barboncini.

Più che dalla razza, però, la perdita del pelo nel cane dipende molto dal clima. Ancora di più, la salute generale del cane è uno dei maggiori fattori che influenzano questo aspetto. Anche le stagioni, e il clima, sono collegati alla perdita del pelo nel cane e, se si tratta di muta “stagionale” si parla di estate e autunno, ma il pelo perso è subito sostituito da quello nuovo. Quelli che se ne vanno, sono peli vecchi o danneggiati, spesso molti cani sviluppano strati di pelo più spessi in inverno, che vengono poi perduti in primavera. Ciò soprattutto per cani che vivono anche all’esterno.

Perdita del pelo nel cane: cause

Quella detta alopecia è una delle due principali cause e coinvolge solo il mantello. La perdita del pelo nel cane in tal caso si manifesta solo in una zona circoscritta del corpo e può trattarsi dell’avvisaglia di un grave problema ormonale o dermatologico, oppure di origine psicologica ed alimentare.

 

Altre caratteristiche e altri fattori entrano in gioco quando la perdita del pelo nel cane è uniforme ed è un fenomeno assolutamente naturale. Qui si parla di muta, in teoria di primavera e d’autunno, ma per i cani che vivono nel chiuso delle case dei padroni, in ambienti climatizzati d’estate e riscaldati d’inverno, questa fase non è una fase. La muta diventa continua, la perdita del pelo nel cane non segue più al calendario.

I ritmi delle stagioni non ci sono in un appartamento illuminato e riscaldato in modo artificiale, la “muta” viene stravolta e sostituita da una rigenerazione lenta e progressiva: la perdita del pelo nel cane si verifica nell’arco di tutto l’anno e non più a scadenze precise. Non è possibile ristabilire i ritmi naturali, si può però favorire la ricrescita, puntando anche sulla bellezza del manto, grazie ad integratori di vitamine ed amminoacidi specifici.

 

Perdita del pelo nel cane: come curarla

Si può agire su vari fronti per limitare la perdita del pelo nel cane, i principali sono quello alimentare, come spesso accade anche per noi umani, per tanti problemi di salute, e quello dell’igiene.

Agendo lato “pappa”, la perdita del pelo nel cane non si guarisce ma una dieta sana, a base di carne, è la più consigliata perché risulta più digeribile e spesso con sostanze nutrienti più facili da assorbire. L’alimentazione “normale” si può anche ritoccare con dell’olio d’oliva o di semi di lino: migliorano la struttura generale del pelo.

 

Ci sono appositi integratori alimentari di omega-3 in capsule o in polvere che possono essere comprati nei negozi per animali, oppure se ne trovano in alimenti come salmone, tonno o altri pesci, e nella pelle del pesce. Stando ovviamente attenti che sia priva di lische che potrebbero scheggiarsi in gola e causare soffocamento.

Altre integrazioni utili per contrastare la perdita del pelo nel cane sono il lievito di birra in panetto, uno da dosare nel cibo ogni tre giorni, mentre l’aceto di mele e il tea tree oil non sono da infilargli nel piatto bensì da spazzolargli sul pelo, diluiti in acqua, per profumarlo, disinfettarlo e “lucidarlo”.

 

 

Un altro aspetto su cui si può agire in ambito domestico per arginare la perdita del pelo nel cane è quello della toelettatura. A partire dagli attrezzi. Le spazzole con le setole, come quasi quelle umane, sono le migliori per le razze canine a pelo corto e liscio, come molti Terriers, Carlini e Levrieri. Per i Retrievers, i Cocker Spaniel e i San Bernardo e tutti i loro colleghi a pelo medio o riccio, ci sono i cardatori, con minuscoli perni metallici fitti e corti. I pettini sono i più adatti per le razze canine col pelo lungo e il sottopelo spesso, come i Collie, i Pastori Tedeschi e i Chow Chow. In generale, i denti sono più o meno fitti a seconda della quantità di pelo e sottopelo sviluppate da ogni razza e cane.

Spazzola a parte, ma essenziale, ciascuno la sua, per la perdita del pelo nel cane è necessario imporsi di fare dei bagni regolari all’animale. Ciò incoraggia la caduta dei peli: la pelle del cane tenuta idratata, non si deve esagerare però, e in inverno, meglio asciugarlo con un phon, tenendo la temperatura fresca, e prima tamponarlo con un panno.

Fatto tutto ciò, oltre agli eventuali farmaci che il veterinario ci ha prescritto, se il pelo del cane continua a cadere, può essere affetto da una patologia non diagnosticata, come allergie cutanee, infezioni o parassiti. E’ bene osservare anche se si lecca spesso o costantemente le zampe o il muso: la perdita di pelo nel cane può essere un segno di un problema di salute più grande.

 

 

Perdita del pelo nel cane: alcune patologie correlate

 

Tra le malattie che provocano, tra i vari o unici sintomi, la perdita del pelo nel cane, c’è la dermatite per allergia alle punture delle pulci. Ne basta una di puntura e il cane che ne soffre comincia ad esser preda di crisi di leccatura e di grattatura frenetiche, talvolta fino al sangue. La perdita di pelo è spesso localizzata nelle cosce o nel fondoschiena.

C’è anche la tigna, legata allo sviluppo di un fungo microscopico nella guaina del pelo: provoca delle zone depilate di forma rotonda a livello della testa, della schiena, delle cosce, ma raramente dei pruriti. La tigna è una malattia molto contagiosa per gli altri animali ed in alcuni casi anche per l’uomo.

La rogna rossa (demodicosi), invece, è una malattia da acaro, colpisce generalmente gli animali deboli, inizia con delle depilazioni localizzate ma non provoca prurito. Numerosi parassiti cutanei sono all’origine della perdita del pelo nel cane di tipo secondario, in seguito a forti pruriti. Sempre legate alla presenza di acari anche la scabbia, che colpisce a livello delle orecchie, dei fianchi, dei gomiti e delle cosce, e la cheyletiellosi, che provoca delle pellicole e delle perdite di pelo.

Fonte: https://www.ideegreen.it

DERMOSKIN  Per la salute e la cura della cute e del  mantello

Prodotto indicato per migliorare la qualità del pelo e della cute, ottimo durante il periodo della muta. Per problemi di desquamazioni cutanee, forfora, perdita di pelo o  pelo opaco. Restituisce forza e lucentezza al mantello del vostro cane con gli Acidi Grassi Omega 3, MSM,  Biotina, Zinco, Vitamina E e Vitamina D

ByBARF Italia Pubblicato Settembre 15, 2018

Antropomorfizzazione: la tendenza a trattare i nostri animali come persone

dieta barf

Capita sempre più spesso di vedere cani o gatti trattati letteralmente come bambini, nell’assoluta convinzione di fare loro del bene. Tutti amiamo, o dovremmo amare, il nostro amico a quattro zampe, e possiamo farlo in mille modi e in mille misure; ma è giusto trattarlo come un figlio? Non si rischia di snaturare il suo istinto e il suo essere?

Il cane per me è come un figlio!

E’ un classico. Immaginate la signora con il barboncino nella borsetta, vestitino rosa e ciuffetto colorato ben legato sulla testa. Non vi viene da pensare: povero animale!? A tutti è capitato di incontrarla quella signora, e di sentirla dire “ per me è come un figlio”. Ecco, questo è un pensiero che quasi tutti i padroni amorevoli hanno, ci si affeziona talmente tanto al proprio cane o gatto che si tende a paragonarlo ad un figlio, e non c’è nulla di male in questo, a patto di non esagerare. Ma troppo spesso si vedono atteggiamenti ossessivi, persone che dimenticano la natura del proprio animale, e si convincono che è proprio come una persona, emozioni e sentimenti, necessità e atteggiamenti.

Il risultato è che a volte si rasenta la follia. Dieta vegana per gatti. Toilettatura all’ultimo grido e centri benessere ultracostosi per cani. Pochi grassi, tapis roulant, colorazione del pelo, sedute di yoga e meditazione per il nostro animale! Beh, forse queste ultime due no, ma davvero, spesso si ha l’impressione che il cane non sia più cane; che il gatto non abbia più il diritto di essere quel meraviglioso, scontroso felino che è giusto che sia.

Da cosa dipende l’antropomorfizzazione?

L’antropomorfizzazione non è altro che eccesso di amore, spesso mescolato ad un bel po’ di egocentrismo e vanità. Ma non sempre. A volte ha radici più profonde, e più difficili da giudicare. Una persona rimasta sola, ad esempio, spesso riempe quel vuoto con un cane o con un gatto, e riversa su di lui tutto l’amore, tutta l’attenzione che avrebbe voluto dare a chi non c’è più. Altre volte si tratta di atteggiamenti compulsivi. Altre volte ancora è una convizione, una certezza assoluta e incontroversibile: il mio cane è un figlio per me, né più né meno. E per questo motivo si trascurano degli aspetti fondamentali dell’avere un animale in casa.

Primo fra tutti, un cane o un gatto non possono, o non devono, vivere quanto vive un figlio. A questo non si è mai pronti, ma razionalmente è necessario saperlo. Se ci si convince che il nostro animale è come un figlio, la sua perdita sarà ingestibilmente dolorosa e innaturale. Inoltre un gatto ha bisogno di spazio, di aria, di solitudine..oltre che di tanto amore. Un cane ha bisogno di essere nutrito e pulito com’è giusto che sia, ma non ha bisogno di un parrucchiere specializzato che lo faccia somigliare ad un cantante punk!

In Cina sta prendendo sempre più piede la moda assurda di trasformare il proprio cane in una zebra, o un leone, o un panda. Lo sapevate? Entri nel negozio con un bel maremmano bianco, ed esci che Fido si è trasformato in un leone, criniera, coda a palletta, colore e tutto il resto. E normale? Non lo è. Il nostro cane è felice di queste attenzioni? Di nuovo, non lo è.

Come vive il nostro animale l’antropomorfizzazione?

Il cane o il gatto costretto a vivere come una persona, umanizzato nei tempi, nell’alimentazione e perfino nell’aspetto fisico non può essere contento. Una serie ossessiva di attenzioni lo porterà inevitabilmente ad un livello di stress altissimo, e tenderà ad assumere atteggiamenti nevrotici e ad avere paure immotivate. Un cane che viene tosato e dipinto come una zebra percepirà l’umiliazione dell’essere stato snaturato perfino nell’aspetto fisico. Un barboncino con il tutù non può essere felice di portarlo, perchè non è Carla Fracci e non ne ha bisogno! Ha bisogno invece di sentirsi libero nei movimenti, e non costretto in abiti che non sono stati studiati per lui.

L’antropomorfizzazione è un problema oggi molto diffuso, e fin troppo dilagante. Non c’è limite all’umanizzazione degli animali oramai, e si rischia di andare ad intaccare i loro istinti, e trasformarli lentamente in qualcosa che non sono. Un gatto va amato per la sua diffidenza, per la sua indipendenza e per le lunghissime sedute di fusa e zampettate. Un cane va rispettato per i sentimenti che dimostra a modo suo, per la lealtà incondizionata e per l’amore ancestrale che nutre verso la sua famiglia; e non ha bisogno in nessun modo di essere modificato. Esattamente così, perchè gli animali vanno amati, certo, ma anche rispettati per il loro essere. Non vanno sostituiti ai figli e non vanno confusi con persone che non ci sono più. E soprattutto, sopra ogni altra cosa, non vanno considerati bambole da esporre in una borsetta Louis Vuitton.

ByBARF Italia Pubblicato Settembre 3, 2018

Malassezia nel cane: sintomi, diagnosi e trattamento

dieta barf

FotoLa Malassezia nel cane è un lievito (fungo) che si trova in alcune zone della pelle del cane. Di solito la loro presenza non produce alcun sintomo e non desta motivo di preoccupazione. Tuttavia, in alcuni casi, Malassezia pachydermatis può propagarsi e riprodursi in grandi quantità e causare alcune malattie.

I sintomi della Malassezia nei cani

La malassezia può apparire nelle zone del collo, dita, ascelle, sacche anali, vagina o nel canale uditivo del cane.
I suoi sintomi sono:

  • Dermatite
  • Irritazione della pelle
  • Alopecia
  • Pelle squamosa
  • Arrossamento delle zone colpite
  • Prurito
  • Infezioni dell’orecchio (otite nel cane)
  • Macchie sulla pelle (iperpigmentazione) e ispessimento epidermico (nei casi cronici).

La dermatite da Malassezia può verificarsi nei cani di tutte le razze ed età, anche se alcune razze sono più inclini di altre, tra cui: Cocker Spaniel, Shih Tzu, Maltese, Pastore tedesco, Basset Hound, Barboncino, Chihuahua, Lhasa Apso.

La Malassezia nei cani è contagiosa?

La malassezia del cane non è contagiosa per le persone. Infatti, si tratta di un fungo che “approfitta” di determinate condizioni per crescere.

La dermatite da malassezia di solito si verifica nei mesi più piovosi e può durare tutto l’inverno. Qualsiasi malattia ereditaria o infettiva che indebolisce la pelle del cane e il suo sistema immunitario possono potenzialmente favorire l’infezione .

Ad esempio, i cani affetti da dermatite batterica (infezione della pelle), seborrea, allergie alla pelle, sono maggiormente a rischio. Inoltre, i livelli di sebo (olio pelle) o di cerume nelle orecchie possono portare a infezioni.

Infine, anche l’uso prolungato di alcuni farmaci, come i glucocorticoidi o antibiotici possono predisporre il vostro cane a infezioni di Malassezia.

Diagnosi di Malassezia nel cane

Il modo migliore per diagnosticare la Malassezia è sottoporre il cane ad un esame fisico e ad un esame del sangue e delle urine completi.

Ci sono anche alcuni test specifici, come la coltura del microrganismo responsabile e l’analisi citologica di un piccolo campione di tessuto cutaneo.

Trattamento della Malassezia nei cani

Il trattamento canino per l’infezione da malassezia può essere topico, orale o una combinazione di entrambi, e viene valutato in base alla gravità e alle condizioni di salute del cane.

TRATTAMENTO TOPICO
Utilizzare shampoo per rimuovere il grasso dalla pelle, dal momento che molti cani sono inclini ad avere una pelle grassa. Dopo aver sciacquato il cane dal primo shampoo, è necessario utilizzare uno shampoo antimicotico contenente clorexidinamiconazolo o ketoconazolo.

Per essere efficace, il trattamento topico deve essere ripetuto ogni 3 o 5 giorni da 2 a 12 settimane. Se l’infezione ha causato macchie sulla pelle, sarebbe opportuno usare una crema a base di miconazolo e applicarla sulla zona interessata due volte al giorno per alcune settimane.

TRATTAMENTO ORALE
Nei casi più gravi, nelle forme croniche o persistenti, viene consigliato un trattamento orale anti fungino.

Molti cani con dermatiti possono sviluppare anche un’infezione batterica della pelle (piodermite) e richiedono antibiotici per curare queste infezioni, di solito per due / quattro settimane.

I farmaci anti fungini orali tra cui ketoconazolo, itraconazolo e fluconazolo sono efficaci se somministrati per lunghi periodi.

Conclusione

La malassezia è un fungo comune che si trova in quasi tutti i cani. Le loro infezioni sono quasi sempre associate a una condizione di base, ed i sintomi includono forte prurito, quindi potrebbe essere mal diagnosticata o associata a un’allergia cutanea.

Questa malattia può essere facilmente diagnosticata e il trattamento in genere è curativo nel 98% dei casi.

E’ importantissimo  e fondamentale ,affinche’ la malattia non si manifesti di nuovo, affiancare alle cure famacologiche , una buona alimentazione naturale priva di conservanti e additivi che e’ alla base della prevenzione per qualsiasi altra malattia , ed un’integrazione  che ristabiliscano un equilibrio del sistema immunitario, solo cosi si raggiunge la piena guarigione.

Questa malattia può essere facilmente diagnosticata e il trattamento in genere è curativo nel 98% dei casi.

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine

illustrativo e non sostituiscono il parere medico.

 

FONTE: https://www.mondopets.it

ByBARF Italia Pubblicato Agosto 27, 2018

A passeggio con il cane: cosa dice la legge?

dieta barf

Non tutti i proprietari lo sanno, ma portare il cane a passeggio comporta diversi obblighi. Sai cosa dice la legge? Bisogna raccogliere le feci, nelle aree urbane e nei luoghi pubblici il guinzaglio deve essere lungo 1.50 m. E non solo: se il tuo amico aggredisce qualcuno potresti risponderne penalmente.

Se hai un cane lo sai: la passeggiata a sei zampe è un piacere imparagonabile. Un piacere che può trasformarsi in un incubo se qualcosa dovesse andare storto e non hai seguito gli obblighi dettati dalla legge. Diciamolo: sono spesso tralasciati dalla maggior parte dei proprietari, ma sono importanti. Tu sai quali sono?

Il responsabile sei tu

“Il mio cane è buonissimo, non fa niente”. Mai dire mai: sia che tu abbia un cane piccolo, sia che tu ne abbia uno di grossa taglia, sarebbe sempre più prudente stipulare un’assicurazione. Il proprietario di un cane, infatti, è sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell’animale e risponde, sia civilmente sia penalmente, dei danni lesioni a persone, animali e cose provocati dall’animale stesso anche se risulta smarrito o fuggito. Per esempio qualcuno potrebbe inciampare nel guinzaglio e avrebbe il diritto di chiamarti in causa. Poco cambia, se stai portando fuori il cane del vicino perché, anche in questo caso, ne assumi pienamente la responsabilità e hai gli stessi obblighi del proprietario. In caso di condanna al risarcimento, hai diritto di regresso nei confronti della persona che aveva in cura il cane.

Chi risponde penalmente?

Risponde penalmente chi lascia liberi, o non custodisce con le debite cautele, animali pericolosi o ne affida la custodia a una persona inesperta, ad esempio ai bambini o persone incapaci di contenere l’eventuale aggressività del cane, per esempio una persona esile con un cane di grossa taglia. In queste ipotesi la sanzione amministrativa varia da 25 a 258 euro. La stessa sanzione è prevista per chi aizza spaventa animali, in modo da mettere in pericolo l’incolumità delle persone.

Quali precauzioni prendere

La legge obbliga i proprietari dei cani ad adottare delle precauzioni per evitare danni a cose e persone:

  • nellearee urbane e nei luoghi aperti al pubblico, il cane deve essere condotto con un guinzaglio non più lungo di 1.50 metri. Se stai utilizzando il guinzaglio allungabile devi bloccarlo;
  • se sei un’area canipuoi togliere il guinzaglio;
  • la museruola non deve essere sempre indossata dal cane, ma il proprietario deve portarla con sé (rigida o morbida) per potergliela mettere in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali oppure su richiesta delle Autorità competenti;
  • il cane deve essere affidato a persone in grado di gestirlo correttamente;
  • informati sulle caratteristiche fisiche ed etologiche del tuo cane, ma soprattutto sulle norme vigenti;
  • assicurati che il cane abbia un comportamento adeguato sia con le persone sia con gli animali e, in caso di dubbi o necessità, chiedi aiuto a un educatore cinofilo;
  • ultimo, ma non per importanza e non meno scontato: raccogli le fecie porta sempre con te i sacchettini o la paletta. Nel caso non lo facessi le sanzioni variano da 50 a 500 euro.

Non dimenticarti del suo benessere

Educare il proprio cane è fondamentale per evitare situazioni di pericolo, ma è soprattutto importante per il suo benessere: in grado di riconoscerne i segnali di disagio o aggressività potrai intervenire, con l’aiuto di esperti, in maniera appropriata e tempestiva.

FONTE: https://www.altroconsumo.it/

ByBARF Italia Pubblicato Luglio 26, 2018

Tosare il cane : ecco perché non bisogna farlo

dieta barf

Tosare il cane è una pratica che in questi periodo di caldo viene presa in considerazione da molti proprietari di animali, sia cani che gatti. Naturalmente stiamo parlando di una tosatura totale che non ha niente a che vedere con lo stripping o altre pratiche eseguite dal vostro toelettatore. Oggi cercheremo di spiegare come mai valutare questa opzione non sia sano per il vostro amico a quattro zampe.

Il mantello del cane permette di proteggere quest’ultimo da diversi agenti esterni, come ad esempio:

  • I raggi UV;
  • Gli agenti atmosferici (pioggia, sole, caldo, freddo);
  • Parassiti (pulci, zecche, zanzare);
  • Ferite.

Questo ci fa già capire quanto sia importante il pelo del nostro cane, ma andiamo a vedere meglio perchè non dovremmo tosare il cane per il caldo.

TOSARE IL CANE IN ESTATE: PERCHE’ NON BISOGNA FARLO

Prima di tutto cerchiamo di fissare alcuni concetti importanti.

Il cane e l’uomo sono in grado di regolare la loro temperatura corporea in base alla temperatura ambientale, questo vuol dire che un cane messo ad una temperatura ambientale di 10° o 30°, avrà sempre la temperatura corporea intorno a 38,5. Nell’uomo tale meccanismo è mantenuto dalla sudorazione, che attraverso l’emissione di sudore abbassa la temperatura corporea. Questo è invece diverso nel nostro fedele amico a quattro zampe, infatti il cane presenta poche ghiandole sudoripare solo a livello dei polpastrelli e delle orecchie, quindi la temperatura corporea viene abbassata principalmente mediante l’emissione di aria.

Per questo motivo i cani che soffrono molto il caldo tendono ad avere un respiro più veloce ed ecco perché i cani brachicefali, che hanno spesso problemi respiratori, sono gli animali più a rischio durante l’estate.

Questo vuol dire che se noi tosiamo il cane in estate non aumentiamo la sua sudorazione, ma togliamo l’unico mezzo che il cane ha per mantenere costante la temperatura corporea, inoltre la pelle è più soggetta alle bruciature causate dai raggi solari.

Se volete sapere tutto sulla temperatura corporea del vostro cane, come misurarla, perchè aumenta o perchè diminuisce, vi invito a leggere il nostro articolo: 

Tosare il cane in estate è quindi una pratica che non andrebbe fatta, oltre ai motivi già citati di protezione dai raggi UV e dai parassiti, la funzione isolante della pelliccia, un altro fattore da non sottovalutare è l’effetto psicologico che potrebbe avere tale manovra sul vostro cane.

COME PROTEGGERE IL CANE DAL CALDO, I CONSIGLI DEL VETERINARIO

TOSARE IL CANE: QUANDO BISOGNA FARLO

in maniera adeguata ha sicuramente dei vantaggi medici da non sottovalutare. Abbiamo capito che una tosatura totale del cane non è quasi mai consigliata, almeno che non ci troviamo di fronte a situazione del mantello irrecuperabili, con nodi e matasse di pelo impossibili da risolvere. Il discorso cambia se invece prendiamo in considerazione quelle razze con la crescita del pelo continua come il Barbone o il Bichon, oppure quei soggetti con il pelo molto lungo.

In questi soggetti una corretta manutenzione del mantello è invece molto importante perché:

  • Garantisce un’adeguato livello di igiene;
  • Riduce il rischio di corpi estranei vegetali (forasacchi);
  • Riduce la possibilità di contagio da parte di ectoparassiti (pulci e zecche);

FONTE: https://www.vetclick.it/

DERMOSKIN  PER LA SALUTE E LA CURA DELLA CUTE E DEL  MANTELLO

Prodotto indicato per migliorare la qualità del pelo e della cute, ottimo durante il periodo della muta. Per problemi di desquamazioni cutanee, forfora, perdita di pelo o  pelo opaco. Restituisce forza e lucentezza al mantello del vostro cane con gli Acidi Grassi Omega 3, MSM,  Biotina, Zinco, Vitamina E e Vitamina D

COMPOSIZIONE: Farina di pesce, Alga marina (Ascophillum Nodosum), Semi di lino, Olio di pesce, Miscela vitaminica, Sali minerali, Biotina, Vitamina E.

COMPONENTI ANALITICI: Umidità 9,72%, Proteina grezza 67,62%, Oli e grassi grezzi 8,76%, Ceneri grezze 12,40%, Glucidi 1,50%.

Energia metabolizzabile: 316,37 kcal/100g.

 

INTEGRAZIONE PER KG.: Vitamina A 15.000 U.I., Vitamina D3 2.000 U.I., Vitamina E 1.850 mg, Vitamina B1 1,0 mg, Vitamina B2 2,0 mg, Vitamina B6 2,0 mg, Vitamina B12 0,02 mg, Biotina 5,0 mg, Vitamina PP 5,0 mg, Acido folico 5,0 mg, Acido pantotenico 5,0 mg, DL-metionina 50 mg, L-lisina 25 mg, Calcio 700 mg, Magnesio 300 mg, potassio 170 mg, Fosforo 125 mg, Ferro 34 mg, zinco 35 mg, manganese 20 mg, rame 10 mg, Acidi grassi omega 3: E.P.A. 3.200 mg, D.H.A. 2.200 mg.

 

Conservare in luogo fresco e asciutto.

 

Modalità d’uso: Servire a temperatura ambiente. Il prodotto può essere somministrato tal quale disciolto in pari volume d’acqua, insieme alla normale razione alimentare.

 

Razione Giornaliera Consigliata: Cane adulto a pelo raso: 1-2 misurini colmi da 10 g al giorno; Cane adulto a pelo lungo: 2 – 3  misurini da 10 g al giorno

prova